Un mistero d’amore sulle rive del Lago di Como, Hotel Tremezzo
”Verrai? Verrai come mi hai promesso? Hai riso quando ti ho ripetuto la domanda e rivisto i tuoi occhi adesso, mentre esco dalla mia camera e percorro il grande scalone in silenzio“.
Sono parole di una lettera d’amore scritta nei primi del Novecento e ritrovata molti anni dopo sotto la carta da parati della biblioteca del Grand Hotel Tremezzo, imponente palazzo Belle Epoque affacciato sulla sponda occidentale del Lago di Como...
I suoi fondatori, Maria ed Enea Gandola, si innamorarono, si sposarono e viaggiarono per l’Europa alloggiando in hotel magnifici e, quando tornarono in Italia, cominciarono a sognare un albergo che potesse diventare una attraente meta di villeggiatura per l’alta borghesia del tempo.
La famiglia Gandola iniziò così la costruzione del Grand Hotel Tremezzo e aprì le porte ai suoi primi ospiti il 10 luglio del 1910.
Tra l’affezionata clientela di aristocratici, magnati e artisti, all’hotel soggiornava abitualmente anche l’attrice Greta Garbo, in una suite a lei dedicata.


Il paesaggio romantico, sospeso tra le acque del lago e le sue montagne, è stato negli anni Venti e Trenta lo scenario di dichiarazioni d’amore, lune di miele, e relazioni segrete vissute tra i giardini lussureggianti dell’hotel, i suoi saloni e le suite in stile Art Nouveau.
Un segno di quelle passioni è riapparso all’improvviso durante i lavori di ristrutturazione avvenuti negli anni Settanta, quando gli attuali proprietari trovarono un fascio di lettere nel muro della biblioteca dell’albergo. Alcune erano datate e firmate, altre anonime... Si pensa che a nasconderle sia stata la stessa fondatrice, Maria Gandola. Con quel gesto volle forse affidare la sua storia di innamorata al luogo che di quella storia fu il frutto e poi il silenzioso testimone.
Oggi, copie di frammenti di quelle lettere vengono lasciate sui cuscini per ricordare e rendere un delicato omaggio agli sposi che in quelle stesse stanze vissero il periodo d’oro del loro amore.
Ancora adesso, per chi si reca sul Lago di Como e sogna un luogo incantevole per la sua bellezza, affascinante per la sua storia, signorile e insieme accogliente e cordiale, la meta è il Grand Hotel Tremezzo.
Chi ama stare placidamente all’aperto potrà passeggiare nel parco tra palme, azalee e grandi ortensie, fare una sosta alla ”Fontana della felicità“, stendersi al sole su uno degli accoglienti lettini del lido privato, e infine rinfrescarsi nella piscina costruita sulle acque del lago stesso.
Per gli ospiti più attivi, l’albergo propone atelier di pittura, corsi di cucina e degustazioni enologiche, per gli sportivi tour in bicicletta, trekking, tennis e golf. Un servizio di motoscafi privati è a disposizione per scoprire gli angoli più segreti della costa e visitare in esclusiva le storiche ville dei dintorni, un’occasione per rivivere le emozioni degli illustri viaggiatori europei che qui hanno scritto, composto, dipinto, amato, ispirati dall’incanto discreto e dalla dolcezza di questo lago.
- Il lago di Como è da sempre uno dei luoghi di villeggiatura più amati dall’alta società milanese. —
- Le ville lariane si possono visitare con tour privati a bordo dei motoscafi dell’hotel. —
- I giardini degradanti sul lago. —
- Poco distante da Tremezzo, Bellagio è una delle cittadine più pittoresche della zona.