La prima donna intorno al mondo
Nel 1765 il capitano Louis Antoine de Bougainville ricevette da Luigi XV il permesso di circumnavigare la terra con le navi Boudeuse ed Étoile. Protagonista del viaggio, che durò dal 1776 al 1779, fu un gruppo di scienziati tra i quali il naturalista e botanico Philibert Commerson che, a causa della sua salute cagionevole, era accompagnato da un assistente: questi altri non era che la sua amante, la giovane Jeanne Baret, spacciatasi per uomo e divenuta "Jean" al fine di unirsi alla spedizione.
Jeanne Baret conosceva numerose piante medicinali ed è probabile che abbia conosciuto Philibert Commerson durante una campagna di raccolta. Poco dopo il loro incontro, egli fu nominato botanico ufficiale della corte francese e Jeanne si trasferì nel suo appartamento parigino come governante e infermiera, per aiutarlo nel lavoro scientifico e per prendersi cura della sua fragile salute.
Quando Commerson decise di unirsi alla spedizione di Bougainville, la coppia si trovò di fronte a un’ordinanza reale che vietava alle donne di salire sulle navi militari francesi. La giovane, al tempo ventiseienne, decise quindi di avvolgersi il petto in bende e di presentarsi come "Jean Baret". Per tutta la durata del viaggio la coppia occupò una cabina sulla nave magazzino Étoile, adibita al trasporto delle merci e del cibo.
Si dice che in Brasile lo scienziato fosse afflitto da persistenti infezioni alle gambe. Fu allora che Jeanne Baret si addentrò nella giungla in cerca di specie vegetali medicinali e scoprì un rampicante colmo di fiori dai colori vivaci; probabilmente dopo essere venuta a conoscenza del loro potere antisettico, ne raccolse alcuni per migliorare l’infezione del suo compagno, che volle dare a questa nuova pianta il nome di Baretia, anche se poi finì per chiamarla Bougainvillea in onore del capitano della spedizione.
Sebbene alcuni marinai sospettassero da tempo della vera identità di Jeanne, questa fu scoperta solo all’arrivo a Tahiti. Si racconta che la giovane fu addirittura violentata, e il capitano Bougainville, che non poteva rischiare di tornare in Francia con una donna a bordo, decise di abbandonare lei e il compagno a Mauritius.
Jeanne e Philibert vissero sull’isola, da dove fecero diversi viaggi in Madagascar, fino alla morte del naturalista, avvenuta nel 1773. In seguito Jeanne sposò un sottufficiale francese e da Mauritius tornò in Francia nel 1775, completando la circumnavigazione del globo.
Al suo rientro in patria, Jeanne Baret riportò gli esemplari botanici di Commerson, trenta scatole contenenti poco più di 5.000 specie, di cui 3.000 descritte come nuove. Apprese che il naturalista scomparso l’aveva resa erede della sua intera fortuna e qualche anno dopo ricevette un riconoscimento dal governo francese per essere stata la prima donna a far parte della prima spedizione francese intorno al mondo.
Jeanne Baret morì nel 1807, all’età di 67 anni. Nonostante i suoi contributi scientifici, per secoli fu ricordata solamente come l’amante di Philibert Commerson.
Commerson diede a molte delle piante raccolte il nome di amici e conoscenti. Tra queste, chiamò Baretia bonafidia un alto arbusto con foglie verde scuro e fiori bianchi che trovò in Madagascar. Ma il nome di Commerson per questa specie non è sopravvissuto, poiché era già stato nominato quando i suoi resoconti raggiunsero Parigi ed è ora noto come Turraea. Mentre più di settanta specie portano il nome attribuito da Commerson, il botanico dell'Università dello Utah Eric Tepe decise nel 2012 di dare il nome di Jeanne Baret a una nuova pianta scoperta in Perù e la classificò come Solanum baretiae.