margaret fountaine
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Io seguo il volo delle farfalle

A cura della redazione

Incantevole simbolo di trasformazione, le farfalle hanno sempre affascinato gli uomini con colori e forme stupefacenti. Tra i naturalisti e gli scienziati che hanno dedicato la vita allo studio di questi insetti, un caso appassionante è quello dell’entomologa inglese Margaret Elizabeth Fountaine. Per mezzo secolo è andata a caccia di farfalle in tutto il mondo, viaggiando dall’autunno alla primavera e tornando a casa in estate per organizzare, compilare e illustrare, mirabilmente, la sua vasta collezione

illustrazione crisalide margaret fountaine.
Illustrazione di bruchi e crisalidi della Guyana britannica tratta dal libro di acquerelli di Margaret Fountaine.

Nata nel 1862 a Norwich, in Inghilterra, all’età di ventisette anni, dopo aver ereditato una fortuna dallo zio, Margaret cominciò a viaggiare con la sorella in Svizzera e in Francia, dove scoprì farfalle così belle da far nascere in lei l’entusiasmo per l’entomologia. Si recò in Sicilia come prima collezionista britannica e lì raccolse diversi esemplari ammessi poi alla collezione del Museo di Storia Naturale di Londra, che accettava solo campioni di qualità straordinaria. Questo accrebbe il suo prestigio e la sua reputazione e, nonostante fosse una donna in una società rigida e moralista, stabilì proficue relazioni professionali con diversi rinomati entomologi di tutta Europa.

“Gli affetti ci impediscono di intraprendere grandi imprese, ci legano a un posto sulla terra, se non fisicamente, almeno nello spirito. E poi, alla fine, la vita è finita e non abbiamo fatto nessuna di quelle grandi cose che la nostra immaginazione ci aveva prospettato”.
Margaret Fountaine

Margaret Fountaine raccoglieva bruchi che allevava per ottenere farfalle adulte. Scrisse diversi articoli per la pubblicazione The Entomologist, spiegando le condizioni ambientali necessarie per far crescere esemplari perfetti.

Benché le società scientifiche britanniche avessero escluso le donne, quando Margaret Fountaine partecipò al Secondo Congresso Entomologico Internazionale di Oxford nel 1912, fu invitata ad aderire formalmente alla Linnean Society dal suo presidente Edward Poulton. Questo segnò l’apice della sua carriera scientifica.gnò l’apice della sua carriera scientifica.

illustrazione farfalle margaret fountaine
Farfalle disegnate da Margaret Fountaine.

Nel 1898 fu eletta Fellow della Royal Entomological Society. Nei suoi diari scriverà: “Sono ben consapevole di essere l’unica rappresentante del mio sesso presente, ad eccezione di una visitatrice”. Nell’estate del 1900, Margaret si recò in Grecia con l’entomologo Henry John Elwes per raccogliere farfalle. Pubblicarono un resoconto delle loro scoperte su The Entomologist e insieme organizzarono una mostra di lepidotteri greci.

Grazie all’eredità dello zio, Margaret Fountaine poté girare il mondo per ampliare la sua collezione. Sebbene viaggiasse senza passaporto e non annotasse nel suo diario le date di ingresso e di uscita delle sue varie spedizioni, si sa che nel 1901 si recò in Siria e in Palestina. In Siria assunse la guida Khalil Neimy, che divenne suo compagno di viaggio e amante per quasi trent’anni. Nel 1903 partì per una spedizione in Asia Minore e tornò a Costantinopoli con quasi mille farfalle. 

Nel 1904 e nel 1905 partecipò a spedizioni scientifiche in Sudafrica e in Rhodesia (oggi Zimbabwe). Lì scrisse e illustrò dei quaderni di schizzi per documentare uova, bruchi e crisalidi di molte specie di farfalle precedentemente sconosciute agli scienziati dell’epoca. Successivamente viaggiò negli Stati Uniti, in America Centrale e nei Caraibi. In Giamaica, al Club dei naturalisti di Kingston, tenne una conferenza  sul tema “La sagacia dei bruchi”.

margaret fountaine naturalista britannica farfalle
La naturalista britannica ritratta con l’inseparabile retino per farfalle.
margaret fountaine con khalil neimy
Margaret Fountaine con il suo compagno e guida Khalil Neimy.

Prima della Prima guerra mondiale, Margaret Fountain partecipò a una spedizione in India, Ceylon, Nepal e Tibet, durante la quale realizzò acquerelli di bruchi e farfalle, che furono pubblicati su The Entomologist. Durante la guerra, viaggiò negli Stati Uniti e, nel 1917, pubblicò diversi articoli sulla sua collezione mentre faceva la volontaria per la Croce Rossa. 

Dopo la guerra, l’ultima spedizione scientifica a cui partecipò fu a Jalil, nelle Filippine, il cui resoconto fu pubblicato sempre su The Entomologist. Nel 1928 Khalil morì e, come avrebbe scritto nel suo diario, Margaret avrebbe trovato conforto solo continuando ad allevare i suoi bruchi. Ormai ultrasessantenne, pur continuando a viaggiare, si concentrò sugli acquerelli e sul collezionismo, accantonando la pubblicazione di articoli scientifici. Alla ricerca di esemplari rari, visitò ancora l’Africa occidentale e orientale, l’Indocina, Hong Kong, il Brasile, le Indie occidentali e infine Trinidad.

margaret fountaine illustrazione bruchi
Tavole illustrate da Margaret Fountaine tratte dal Libro della Società Entomologica di Londra.
margaret fountaine illustrazione farfalle

Nel 1940, all’età di settantasette anni, mentre si trovava a Trinidad ebbe un attacco di cuore. Pare che i monaci del posto l’abbiano trovata morente sul ciglio di una strada con un retino per farfalle in mano. Poco dopo, il Museo del Castello di Norwich, in Inghilterra, ricevette il suo lascito sotto forma di bellissime scatole di mogano contenenti oltre 22.000 esemplari di farfalle provenienti dai cinque continenti e un baule giapponese sigillato che, per espresso desiderio della proprietaria, poté essere aperto solo il 15 aprile 1978.

Ci vollero trentotto anni dalla morte di questa pioniera per scoprire le sue vicissitudini nei dodici volumi dei diari che aveva iniziato a scrivere a quindici anni, un secolo prima, il 15 aprile 1878. Quelle pagine rivelano che, come succede alle farfalle, l’esistenza di Margaret Fountaine fu caratterizzata dalla libertà del volo e dalla trasformazione personale. All’apertura del baule, una nota recitava: “Al lettore, che forse non è ancora nato, lascio questo resoconto della vita selvaggia e intrepida di una persona che non è mai cresciuta e che ha goduto e sofferto molto”.

Chi la conobbe la descrisse come una donna che aveva il coraggio di un esploratore, la passione di un collezionista, l’occhio di un artista, la pazienza di un ricercatore e la precisione di uno scienziato.

Un proverbio cinese dice che “l’effetto di una farfalla che svolazza può essere percepito dall’altra parte del mondo”. Secondo questo fenomeno, che alcuni scienziati hanno studiato e battezzato “effetto farfalla”, una piccola perturbazione, attraverso un processo di amplificazione, può generare un effetto considerevole e imprevedibile a medio e breve termine a migliaia di chilometri di distanza. E se la distanza nello spazio vale anche nel tempo, allora speriamo che la vicenda di Margaret Fountain ispiri ai nostri lettori di oggi la passione per le scoperte e per i viaggi.
 

diario di margaret fountaine museo di norwich
Fotografie estratte dai diari di Margaret Fountaine. Foto: Museo di Norwich.
diario di margaret fountaine museo di norwich
Margaret Fountaine nel suo studio in Inghilterra. Foto: Museo di Norwich.

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