Dove andiamo a sciare?
Dal Colorado alla Francia fino all’Islanda, seguiteci in tre viaggi invernali dove tutto ciò che accade sulla neve sarà pura emozione
Migliaia di anni fa, furono i Sami della Scandinavia settentrionale a inventare lo sci, iniziando per primi a usare stecche di legno per muoversi agilmente sulla neve. Nell’Ottocento, il norvegese Sondre Nordheim, pioniere dello sci moderno, apportò importanti innovazioni tecniche all’attrezzatura. Qualche decennio più tardi, negli anni Venti del Novecento, grazie anche alle prime Olimpiadi invernali e ai Campionati mondiali di sci tenutisi a Chamonix nel 1924, questo sport cominciò ad affermarsi nell’alta società europea, diventando una passione sempre più travolgente e condivisa.
Perché lo sci è molto più di un’attività fisica, è un viaggio nel mondo e dentro di sé. Ci si muove nel paesaggio innevato a contatto con la natura mentre intorno a noi si aprono scenari tra i più emozionanti del pianeta. Sugli sci si può viaggiare, ritrovando il senso originario di questo sport, e lo si può fare a tutti i livelli di preparazione e di allenamento, in gruppi di sportivi ma anche con l’intera famiglia.
In vetta al Nord America
Estesa per quasi cinquemila chilometri dal Nuovo Messico all’Alaska, la catena delle Montagne Rocciose costituisce la spina dorsale di tutto il Nord America occidentale, ma è in Colorado che raggiunge il suo apice per altitudine e per numero di cime entrando nel novero delle mete più ambite e desiderabili per gli sciatori di tutto il mondo.
Alla fine del XIX secolo, all’epoca in cui in Europa lo sci si stava affermando come sport, il Colorado era popolato da immigrati che cercavano fortuna nelle attività minerarie. Le alte vette e le frequenti nevicate rendevano difficile il trasporto con carri o cavalli, e furono proprio gli immigrati scandinavi a insegnare come costruire gli sci e come utilizzarli sulla neve per spostarsi da un luogo all’altro delle “Rocky Mountains”…
Immaginate allora di partire con la vostra famiglia per una vacanza sulle Montagne Rocciose del Colorado. Il posto migliore dove alloggiare sarà un accogliente lodge, base strategica sia per lo sci alpino sia per lo sci nordico, ma anche per lunghe ciaspolate e intrepide imprese di cat-ski, con un gatto delle nevi che vi porterà in cima a montagne irraggiungibili da funivie e seggiovie, da dove potrete scendere lungo piste aperte solo per voi. A fine giornata o quando vorrete lasciare da parte gli sci, sedute di yoga, sauna, bagno turco e massaggi aggiungeranno distensione e felicità al benessere dato dallo sport all’aperto, mentre una cucina squisita soddisferà il palato e l’appetito degli sportivi, anche in picnic sulla neve.
Situato ai piedi delle piste delle Montagne Rocciose, Scarp Ridge è un lodge dotato di una piscina interna di acqua salata in cui rilassarsi al termine di una impegnativa giornata di sci.
Le Alpi, un classico
Nell’Europa centrale, dalla Francia alla Croazia, le Alpi formano una catena che si estende per circa milleduecento chilometri, raggiungendo la quota più alta in Italia, con gli oltre 4805 metri del Monte Bianco. E pare sia stato proprio il colore delle nevi perenni delle vette maggiori, albus in latino, all’origine del loro nome.
A detta di molti, una delle zone più entusiasmanti per sciare nelle Alpi è Val d’Isère, in Francia. Il comune, che nel 2009 ospitò i Campionati Mondiali di Sci, insieme alla stazione di Tignes, più a nord, forma il cosiddetto Espace Killy, un ampio comprensorio montano chiamato così in onore del grande sciatore francese Jean-Claude Killy. Con oltre trecento chilometri di piste, è un paradiso per tutti gli appassionati, che potranno praticare il loro sport preferito anche d’estate, oltre i tremila metri dei ghiacciai Pisaillas, sopra Val d’Isère, e La Grande Motte, sopra Tignes.
In tutta l’area alpina, gli alloggi più suggestivi e affascinanti dove passare una vacanza sono senza dubbio gli esclusivi chalet che si trovano in borghi e villaggi tradizionali, minuscoli paradisi lontani dalle località più frequentate. Soggiornando in questi resort si potranno godere l’inverno e la montagna anche fuori delle piste di sci: pattinaggio sul ghiaccio, corse in slitte trainate da cani, gite e ciaspolate accompagnati da esperte guide del posto sono solo alcune delle attività possibili, da concludere a fine giornata con un bagno in una vasca con idromassaggio all’aperto e con una cena accanto al camino gustando il meglio della cucina e dei vini di montagna francesi e italiani.
Sugli sci guardando l’Atlantico
Per le sue origini vulcaniche e la particolare posizione sul Circolo Polare Artico, l’Islanda ha particolarità geologiche, geografiche e climatiche che non si trovano in nessun’altra parte del mondo.
Tröllaskagi è una penisola montuosa nel nord dell’isola, a quattrocento chilometri dalla capitale Reykjavík. Qui le montagne sono leggermente più alte rispetto al resto del Paese, e sono punteggiate da piccoli ghiacciai dove la neve si mantiene fredda e sempre fresca. Con i suoi 1.538 metri, il monte Kerling è il punto più alto. Tutto intorno non si vedono segni di civiltà e il paesaggio è intatto, a meno di recarsi a Siglufjörður, la città principale della penisola, che è stata la capitale mondiale della pesca delle aringhe tra il 1868 e il 1967 e che a questo secolare primato ha dedicato un curioso museo.
Sulle cime di Tröllaskagi, i più avventurosi possono vivere un’indimenticabile giornata di elisci: le lunghe discese sull’Oceano Atlantico settentrionale coprono dislivelli di quasi mille metri e sono incorniciate da tramonti infiniti e viste vastissime su fiordi e baie.
In spazi così liberi e sconfinati lo scialpinismo offre i percorsi più diversi, dalle discese più estreme ai pendii più dolci, e tutti, compresi i più esperti e instancabili, troveranno sempre nuove piste da esplorare. E non bisogna dimenticare che anche il tempo è speciale in Islanda: in primavera ci sono tantissime ore di luce che permettono di scegliere il momento migliore della giornata per sciare e perfino di fare qualche discesa dopo cena…
Lo sci non vi basta? In Islanda l’avventura continua tra i fiordi a bordo di un kayak, cavalcando i famosi cavalli islandesi, avvistando le balene o le pulcinelle di mare, facendo il bagno nelle sorgenti termali dell’isola ed esplorando le cavità vulcaniche della terra più giovane del mondo.